Il mio nome è Emidio Giulio Mario Celani. Ho 63 anni e sono padre di Jacopo.
Sono nato a Roma, sono romano e romanista.

Ho iniziato la mia ricerca ben 45 anni fa.
Ho iniziato il giorno che ho conosciuto un Cartomante. Il più abile e illuminato cartomante che io abbia mai conosciuto. Si chiamava Enzo Guglielmi.

Ero molto giovane e inesperto, ma già mi chiedevo cosa ci facessi a questo mondo e cosa dovevo fare.

Un giorno andai da Enzo e lui, consultando i suoi tarocchi, mi disse cose che solo io conoscevo e pensavo. Questo incontro scatenò la mia curiosità e quando uscii da casa sua entrai in una libreria e comprai un libro di tarocchi.

Ecco, quel giorno di settembre del 1975 iniziò il mio viaggio e compresi molti anni dopo che proprio quel giorno la mia vita cambiò direzione.

Iniziò “la discesa verso il mio Paradiso”

Sempre Enzo mi introdusse in un gruppo, a quel tempo riservato a pochi, che seguiva gli insegnamenti filosofici, psicologici e pratici di George Ivanovic Gurdjieff, per me, l’ultimo spiritualista esistito. Ho partecipato a questo gruppo per 8 anni.

Nel frattempo perfezionai sempre meglio la mia capacità di Cartomante fino a farla diventare, per tre anni, la mia professione.
Lasciai in quegli anni la mia attività agonistica di Karate, ero arrivato alla cintura nera, ero arbitro e istruttore federale.
Iniziai contemporaneamente il mio primo percorso di crescita psicoterapico che era il contraltare della parte spirituale che vivevo nei vari gruppi esoterici.

Il 15 settembre del 1990 alle ore 19,00 ho conosciuto l’uomo più importante della mia vita, colui che amo al di là di me. È stato, è e credo sarà, colui che mi ha costretto e costringerà a crescere e migliorare.
Mio figlio Jacopo.

Solo 1 mese prima però, il 17 agosto 1990, conobbi l’uomo che diede un’altra direzione alla mia ricerca. Si chiamava Pietro Bartoli ed era uno “Sciamano”. Un vero Mago.
Lui odiava qualsiasi definizione di sé, tuttavia, ciò che faceva, che gli ho visto fare e che mi ha insegnato erano e restano cose fuori dalla normalità.
Attraverso lui, con lui e con i suoi insegnamenti mi sono “tuffato” nella magia.
Ho seguito i suoi meravigliosi insegnamenti per 7 anni e poi un giorno di dicembre, che per me fu molto doloroso, Pietro mi fece questo discorso:

“Caro Emidio oggi è l’ultimo giorno che noi ci parleremo. Sei un ottimo allievo ma non posso passarti le ultime conoscenze che ho. Mi dispiace non sei pronto. Se lo facessi rischierei che tu ti possa far male e fare del male. La magia è un insieme di regole, tempi e modi che hanno bisogno di disciplina e di attenzione. Tu l’attenzione ce l’hai e anche il rispetto delle regole. Hai già fatto grandi cose e sai già molto e puoi fare tanto.
Ma non sei pronto. Mi dispiace. Porterò con me, così come è successo ad altri, le mie conoscenze. Da oggi dovrai camminare sulle tue gambe.”

Quel giorno ascoltare quelle parole fu un dolore enorme e fu molto frustrante.
Oggi con amore e stima verso Pietro posso dire che aveva ragione da vendere.