Cos’è Imparando Controvento (I.C.)?

I.C. è una mia idea che ho condiviso con Serena. Ho compreso subito che lei era la persona perfetta per affiancarmi, sostenermi, capirmi ed anche indicarmi il cammino verso il compimento di questo “sogno”.
Il nome, così come il logo, sono frutto di intuizioni proprio di Serena che ha risposto perfettamente a quello che io, 2 anni fa, avevo immaginato e visto.

È la sintesi di 45 anni di lavoro interiore, di esperienze di vita, di professione, di rapporti, di sentimenti, di famiglia e ultimo, ma non ultimo, di essere padre.

Quando ho incontrato ostacoli, prove, fallimenti, successi e tutto quello che talvolta chiamiamo vita, il mio pensiero aveva sempre una direzione, indicata dalle parole di mio padre: “Emidio, chi rompe paga, li cocci so suoi ma è così che si impara. Quindi mo che hai fatto sto danno che hai imparato?”.

Sappiate che, a queste parole, puntualmente, io mi sentivo in balia delle onde del mare e mi ritrovavo senza un pensiero, senza capire cosa c’era da imparare e soprattutto, cosa significava “imparare”.

Mi trovavo vuoto e senza forze, arrabbiato come avessi ricevuto un’ingiustizia, anche perché a quella frase, mio padre, faceva seguire un silenzio.
Poi si alzava e mi lasciava lì a pensare.
Ecco, I.C. è nato lì.
In quel silenzio, da solo, di fronte a ciò che avrei scoperto e capito.
Nessuno mi avrebbe aiutato e facilitato il compito e mi vedevo come una barchetta che andava controvento.

Se ci pensi bene, tu che mi leggi, quante volte ti sei messo “Controvento”?
Hai desiderato di andare nella direzione opposta al sentire e al dire comune?
Quante volte hai pensato, scelto e deciso di metterti “Controvento” perché percepivi che era l’unico modo per avere una tua identità?

Ogni esperienza, percorso e/o psicoterapia fatta, mi ha spronato alla ricerca di una mia originale e unica identità, perché quella che mi avevano “dettato” gli altri, non era quella che mi rappresentava.

Ricordo bene quando sentivo che il “vento contrario” era veramente forte e proprio quando stavo per cedere, lì, in quel momento, arrivava un’idea, un’intuizione, una visione che mi dava la possibilità di “Imparare”.
Ecco I.C. è questo.
È un atteggiamento mentale, è una posizione, è un sentire, ed è SOPRATTUTTO UNA RICERCA.

Sappi che io (come la stragrande maggioranza dei professionisti dell’aiuto, ovviamente quelli capaci, formati e preparati) faccio quello che faccio perché la mia infanzia, l’adolescenza, la famiglia e tutto quello che ho vissuto è stato profondamente difficile, doloroso, invalidante e spesso violento.

Ad un certo punto della mia vita (come per i miei colleghi) ho percepito, scelto, deciso che tutto doveva essere messo a disposizione degli altri.

“Quando si riesce ad uscire da una “tomba” si rinasce e niente, dico niente, ti farà più paura”.  (cit. Emidio Celani)